domenica 6 febbraio 2011

TARTANA SANTOS 004

Sulla base della tabella descritta in “ modulo di costruzione” a pag 16 ora abbiamo delle informazioni utili per sviluppare il disegno partendo da quello rappresentante le linee d’acqua.
Dalla tabella sappiamo che:
-          La chiglia dovrà avere queste dimensioni 5,5x6,5
-          Le costole al madiere sono 3.3x5,5
-          Le costole alla coperta sono 3,3x3
-          Il paramezzale è 7,5x7,5
-          Il dormiente di coperta è6x2.5
-          I bagli di ponte sono 4x4
Con questi dati si può iniziare la fase di progetto,inserendo la chiglia con il dritto di prua e quello di poppa, ovviamente in questo momento mancano le informazioni in merito a come sono realmente realizzati i dritti, ma le forme esterne sono presenti sul disegno delle linee d’acqua quindi abbozzerò una forma che verrà corretta in seguito.
Fatto ciò devo posizionare i quinti ma devo definire l’ intervallo dei stessi.
Ogni quinto è formato da due costole appaiate, cioè da due strati di legno di uguale spessore uniti assieme; l’ intervallo tra le costole è la distanza fra la faccia prodiera di un quinto e la faccia poppiera del quinto successivo, essa è uguale alla grossezza del doppio strato di legno del quinto più una maglia fissa da mantenere costante nella misura di 16 cm, qualunque sia il Modulo di Costruzione.
Quindi nel mio caso reale, avrei un intervallo fra le costole = ( doppio strato delle costole 13,2 +13,2 cm) + ( maglia fissa 16 cm) =  42,4cm; questo nel reale.
Ora riportando alla scala che sto adottando e cioè 1:40 l’ intervallo diventa 10,6mm
Aggiungo una osservazione: queste norme si riferiscono al tipo di costruzione adottato nel nostro paese e forse in altri paesi dell’ area mediterranea; in Inghilterra per i grandi velieri si seguivano altre regole; così per quanto riguarda l’ intervallo fra le costole si adottava la regola room ad space, cioè l’ intervallo era uguale al doppio spessore del quinto senza l’ aggiunta della maglia fissa di 16cm. Le costruzioni americane, dove veniva impiegato largamente il pino oregon o il pino giallo, avevano strutture sovradimensionate e l’ intervallo fra le costole nei grandi velieri era anche inferiore allo spessore del doppio strato con cui erano formati i quinti. ( tratto da: “ Come costruire un modello di veliero” )
A questo punto ho le informazioni base per poter iniziare il disegno .
La lunghezza totale di questa imbarcazione è di 22,47m e nel disegnare la chiglia la ho inizialmente suddivisa in due con un incastro a palella poi ho disegnato anche il paramezzale dividendolo sempre in due parti, anche esso con incastro a palella, ma esaminando il disegno mi sono reso conto che tali incastri venivano a trovarsi circa al centro dell’ imbarcazione e ciò non mi dava un senso di robustezza della stessa ma avevo creato un punto debole su tutta la struttura quindi ho deciso di dividere la chiglia in tre parti sempre con incastro a palella come la controchiglia, il paramezzale lo ho lasciato diviso in due parti come la sottochiglia, facendo così ho aumentato notevolmente la robustezza della struttura.

Questa immagine rappresenta la vista dall’ alto e di fianco della nuova imbarcazione che sto disegnando con Autocad; sono presenti le linee d’acqua, la chiglia con i dritti di poppa e prua, e i 29 quinti ognuno composto da due costole.
Come si può vedere dal disegno della vista laterale, si nota che i quinti sono più bassi rispetto al dritto di poppa e a quello di prua, si vede anche il cavallino del ponte, questo perché quella zona è interessata alla suddivisione della stessa per poterla aprire.
La soluzione da me studiata al fine di raggiungere tale scopo è quello di tagliare l’ imbarcazione appena sotto la suola, questo mi da la possibilità di nascondere molto bene il taglio fatto; inoltre si ha la possibilità appunto di realizzare due modelli distinti:
1)    lo scafo completamente con la vista dall’ alto di come è realizzato nel suo interno nei minimi dettagli.
2)     il ponte nella sua totalità che alla fine può essere paragonato ad un coperchio.
Per quanto riguarda i bagli essi saranno suddivisi nel seguente modo: alcuni sono solidali con lo scafo altri con il ponte .
Il lavoro un po’ più complicato per tale suddivisione riguardano: l’ albero maestro, il pilastro dell’ argano con le relative catene dell’ ancora, per queste tre parti rimando più avanti la descrizione del metodo che troverò più soddisfacente.
Ora sulla base di queste idee e con il proseguo dello studio si può iniziare a realizzare il progetto di questa imbarcazione con la premessa ovviamente di realizzare anche materialmente ciò che disegno.

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